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venimento la volontà suprema di Dio. Preparatevi intento ad esser degna di Lui.

— Che dovrò fare?

— Pregate, anzi tutto; pregate che Dio vi dia la forza a persistere nel proponimento di consacrarvi al suo santo servizio. Egli saprà disporre ogni cosa come meglio crederà conveniente alla sua giustizia e alla sua misericordia. Il Signore fa tutto bene. Le piaghe da lui inflitte sono piaghe di vita. Egli ci prova, ci purifica con esse; non spetta a noi altri, miseri vermi, il giudicare delle sue vie!

— Sì, sì, padre! — disse Giacinta, a cui quel linguaggio così insolito metteva sgomento.

— Siate dunque umile, rassegnata alla sua divina volontà. E se gli piacesse di richiamarvi a Lui con altri mezzi, non vi perdete d’animo; confidate nel suo affetto di padre. Voi paventate un’umiliazione; vi rivoltate alla sola idea di poter essere, un giorno, insultata per una trista circostanza in cui la vostra volontà non ebbe e non poteva avere parte... Ma nel caso che Dio, figliuola mia, per la salute dell’anima vostra, volesse sottomettervi a tal prova...

— Dio è giusto; non castiga a torto...

— Ecco, voi chiamate gastigo ciò che invece sarebbe una prova! Rassegnatevi. Un’anticipata rassegnazione potrebbe indurre la misericordia celeste a risparmiarvela affatto.

— Oh!... Non ho questa forza!

— Chiedendola, vi sarà data.

E la chiese, giorno e notte, per una settimana, felice di quel suo gesto. Marietta, pur avendola accompagnata in chiesa all’insaputa della signora, non sospettava di nulla; e approvava che la sua padroncina, come continuava a chiamarla, si fosse rivolta alla Madonna: