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— Poverino?... E ride? Almeno l’avvocato Ratti...
— Ti pizzicotta anche lui?
— Tutti, quando capita!... Ma è tempo perso. Ora dopo la disgrazia, ho messo giudizio. E la Madonna mi deve aiutare... Uomini? Dio ne scampi!
A quel ricordo s’era fatta tutta seria. Pensava alla sua creatura:
— Chi sa dove penava?... Il suo destino avea voluto così!
E scuoteva il capo... E il ferro, pon, pan, pon sul tavolino con dei colpi arrabbiati.
Ma se veniva interrogata intorno al commendatore, Marietta diventava a un tratto discreta.
— Un bravo signore. Spende, spande...
Non diceva mai altro.
La signora Marulli l’aveva tirata su, a poco a poco, una cameriera perfetta. Astuta, fina, pieghevole, sapeva a tempo e a luogo chiudere un occhio e anche tutti e due, e con la signora andava molto di accordo, benchè il carattere di lei... così difficile...!
— Alla mia padroncina però voglio un gran bene davvero. Mi butterei nel fuoco per farle piacere.
E quando Giacinta, nei momenti più tristi, le apriva tutto il suo cuore, Marietta piangeva.
— Quella benedetta signora!...
Oh! non voleva mettere male tra mamma e figliuola; sarebbe stata un’infamia... Ma, all’ultimo si lasciava andare, e smetteva i riguardi, parlando chiaro e tondo, chiamando pane il pane:
— La signora, con una ragazza da marito in casa, si conduceva male, malissimo... Ecco!