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I.

— Capitano, — disse Giacinta.

E, presogli il braccio, lo tirava verso la vetrata della terrazza con vivacità fanciullesca.

— È vero che il tenente Brogini ha un’amante vecchia e brutta che talvolta lo picchia?

Il capitano Ranzelli cessò di sorridere e si fece serio serio.

— Perdoni, signorina; ma...

— Al solito, gli scrupoli! — esclamò Giacinta con una piccola mossa di dispetto. — È una scommessa; me lo dica, mi faccia questo piacere. Dopo se vorrà, potrà sgridarmi.

— Io non la sgrido; non ne ho il diritto nè l’autorità — rispose il capitano. — Però ho tanta stima di lei e le voglio...

— Tanto bene! — lo interruppe Giacinta, ridendo.

— Sì, tanto bene, che non posso vederla commettere, senza dispiacere, una leggerezza da nulla.

— Ho fatto male?

— Almeno qui, dinanzi a questa gente che suol dare maligna interpretazione anche alle cose più innocenti.