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92 luigi capuana


— Leone! Leone! Sono io, Giulia! Vieni ad aprire la porta. Non mi ha visto nessuno!

Ella gli era saltata si collo; e vedendolo rimanere freddo, inerte, disse:

— Oh, non dubitare! E’ un bacio d’amicizia... Nient’altro.

E seguitò:

— Chi si aspettava d’incontrarti qui? Dopo la disgrazia, nessuno ha più saputo notizie di te. Anch’io ti ho creduto in America a far fortuna. Stai bene. Sei un po’ ingrassato, con qualche pelo bianco! Povero Leone!... Maestro elementare! Ti ammiro.... Tutti ti vogliono bene nel paese.... Sì! Sì! Il mondo va preso come viene. Ti ho riconosciuto sùbito, sai? E dovetti fare uno sforzo per contenermi. Ti avrei compromesso. Vedi? Sono venuta di notte, dopo di essermi bene informata, e con questo travestimento.... altrimenti sarebbe stato uno scandalo. Qui quasi tutte mi invidiano, e quasi tutte fanno le viste di non conoscermi, anche le donne peggiori di me!

Egli rimaneva in piedi di faccia a lei, commosso, balbettando appena:

— Grazie! Grazie!... Quanto sei buona!

— Come ti trovo male alloggiato! Neppure una