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rinnovamento 89

e forse, anzi certo, più non si ricordavano di lui. E riprendeva, assaporandola meglio, la vita quasi eremitica rimproveratagli affettuosamente dal Sindaco: casa e scuola; scuola e orto, notando con triste compiacimento che tra i baffi — ancora non si era lasciato crescere la barba — e tra i capelli, verso le tempie, già fossero apparsi parecchi peli bianchi, precoci indizi di vecchiezza; e non aveva oltrepassato i trent’anni!

Da qualche tempo però le raffiche del passato, come egli le chiamava, si erano fatte più frequenti, più insistenti; duravano intere settimane, riprendendolo appunto quand’egli credeva di aver domato dentro di sè l’uomo vecchio e si rallegrava della vittoria.

— Voglio rinnovarmi! Voglio redimermi!

Aveva perdurato in questa risoluzione con ostinatezza forse eccessiva, con mezzi un po’ rudi, un po’ bruschi; e per ciò vedeva con un senso di terrore la probabilità che dovesse, alla fine, tutt’a un tratto, perdere il beneficio dei grandi sforzi fatti, delle lotte sostenute, se ogni volta usciva moralmente estenuato da queste inattese prove di tentazioni e poco rassicurato per l’avvenire.

— Venga, segga qui, prenda una bibita — gli