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308 | luigi capuana |
dava di chiedergli un piccolo favore, come se il torto della moglie gli fosse stato fatto con la complicità di tutti, e tutti ne fossero responsabili.
— Ci son mai venuto da voialtri a importunarvi? O dunque? Lasciatemi in pace!
Smaniava, sbuffava, quasi lo facessero soffrire. E dalla volta che una vecchietta gli rispose: — Che siete diventato? L’omo selvaggio? — il motto fece fortuna e in breve tempo Pietro La Rocca non fu chiamato altrimenti.
Sì: omo selvaggio! Per parecchi mesi se ne stette confinato nel retrobottega, fumando, sorvegliando i due garzoni, brontolando contro la loro lentezza o la loro poca destrezza nel servire gli avventori, rispondendo appena ai saluti di questi. Sul tardi, quando la Piazza della Fontana era deserta, egli usciva a far lunghe sgambate davanti a la bottega per muoversi, per prendere aria, col pensiero lontano lontano, a quell’America dove la ingrata, la scellerata era andata a rifugiarsi con l’amante.
— Peggio per lei! Peggio per lei!
Qualche ritardatario, i carabinieri di ronda non gli si avvicinavano, non lo salutavano neppure fingendo di non riconoscerlo perchè sapevano or-