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274 luigi capuana


— Chi ti obbliga a leggere quelle corrispondenze? Io non le leggo mai. Bado ai fatti miei.

— Come sei bestia! Non capisci che è una gran tentazione per certe donne?... «La signora bianco-vestita incontrata, ecc.». «La signora a cui nel tram ho mostrato questo giornale, ecc.». E poi: «Sono ancora sotto l’infuocata impressione delle tue labbra!...» quando non c’è peggio, con dei puntini che dovrebbero far arrossire fin la carta!

— Ripeto: che te ne importa?

— Ah!... Tu non hai moglie, nè figlie! — lasciò scapparsi di bocca Peretti.

Taranzi diè in una gran risata.

— Non parlo per me — si corresse Peretti. Non ho figlie... ma non sono un egoista. Penso a tante brave persone che non sospettano l’insidia che portano a casa col giornale.

— Eh, via! Accadevano le stesse cose quando gli avvisi economici e le corrispondenze private non erano ancora inventati! Le donne! Ne sanno più del diavolo. Tu, intanto, per cautela, non portare a casa nessun giornale.

— Non ho bisogno di questa precauzione! — pretestò dignitosamente Peretti. — Non parlo per me.