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la tragedia che.... | 269 |
Le ondate la sballottavano, l’avvolgevano, la sopraffacevano. Due o tre volte mi chiamò per nome; poi si abbandonò, affondò lentamente, non ricomparve più!... Giustizia era stata fatta!
«Era bruna di capelli, ma aveva voluto ridursi bionda... Il sale marino forse corroderà la tintura; l’avverto di questo, signor Procuratore del Re, pel riconoscimento del cadavere, se mai dovesse accadere!»
Coraldi era così commosso da non aver coraggio di continuare la lettura.
— E il cadavere trovato è di una bionda?
— No; di una bruna — rispose Coraldi.
— Ma costui è pazzo! — esclamò Borelli. — Ragiona troppo freddamente. C’è la sua firma in fondo?
— No.
— Finisci di leggere.
Coraldi prese in mano l’ultima cartella, mezzo foglietto di carta da lettera e:
- «Signor Procuratore del Re,
«Le ho descritto l’annegamento... come, secondo il mio progetto, avrebbe dovuto accadere. Per fortuna mia, della sciagurata, e un po’ anche di lei, magistrato, che così non avrà noie per cagion mia,