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242 | luigi capuana |
hai con che pagarlo! Se non si trattasse di somma rilevante!...
Era un mescolarsi degli affari altrui.... E Biagi non transigeva su questo punto; la sua estrema delicatezza faceva cascar le braccia a chiunque. Povero Biagi!
Un usciere entrò a chiamarlo. Quel Capo-sezione arrivava in mal punto.
— Accidenti!
Biagi era scattato dalla seggiola a bracciuoli con tale impeto di stizza da sembrare che corresse a strozzare chi lo aveva disturbato.
Così Giani potè indiscretamente osservare l’avviso di pagamento del Banco di Napoli lasciato da Biagi sul tavolino, impossessarsene, chiedere sùbito il permesso di un’ora per un affare urgente, e tornare in ufficio con la cambiale ritirata; si trattava di trecentocinquanta lire!
E fece un po’ di commedia.
Trovò Biagi che metteva sossopra le carte del tavolino, rabbiosamente.
— Scusa, che cerchi?
— Un fogliolino. L’ho avuto tra le mani poco fa....
— Permetti? Ti aiuto a cercare.