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240 | luigi capuana |
so, per via Nazionale, o stavano seduti a un tavolino davanti a un caffè, sorbendo una bibita, prendendo un gelato, scambiando poche parole, quasi non avessero niente da comunicarsi.
I colleghi passavano, salutavano e non osavano di accostarsi con qualche pretesto, tanto l’aspetto serio, rigido della signora sembrava poco incoraggiante. E neppur Giani faceva un gesto, nè diceva una parola di cortesia. Marito e moglie mostravano evidentemente di non voler essere disturbati nel godimento di quella intimità al cospetto di tutti.
Perciò, una domenica, i colleghi furono molto maravigliati d’incontrare per via Nazionale Rocco Biagi che dava il braccio alla signora Giani, e di vederli poi seduti a un tavolino, sul marciapiede; la signora e Rocco intenti a prendere uno schiumone identico, di pistacchio, e Giani che sorseggiava deliziosamente un gran bicchiere di birra, uno scioppe, egli diceva.
Che cosa era avvenuto?
Soltanto questo. Giani aveva fatto a Rocco Biagi una gentilezza tale... che lo aveva proprio messo fuori della grazia di Dio. Strano tipo quel Biagi! Un altro avrebbe dimostrato all’amico tutta la sua immensa gratitudine; non si trova a ogni piè so-