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220 | luigi capuana |
la più buona donna del mondo e aver la sventura....
— Di che si lagna?
— Va’ a domandarglielo. Io non sono curioso. Il mio metodo è di attenermi alle apparenze. Che ne sappiamo di quel che c’è sotto?
— Le apparenze ingannano.
— Ed io mi lascio ingannare.... Buono questo capretto al forno!
— Mi è passato l’appetito.... Gli volevo bene al povero Natale. Ricordo....
— Eh, via! Sei in un momento di estrema tenerezza!
— Voi non potete capire. Si arriva dopo lunga assenza; ci si fa anticipatamente una festa di rivedere questo, di abbracciare quello; tutta la nostra vita, a una cert’epoca, consiste nelle memorie della giovinezza, nelle testimonianze viventi, i compagni di allora; ed ecco, uno è morto, l’altro è andato in America, il terzo... insomma, spariti tutti! Questa di Natale non me l’aspettavo!
— Hai trovato noi.
— Voialtri siete della seconda generazione.
— Ma come ti è venuto in testa di ricordarlo?
— Finiamo di cenare. Non voglio contristarvi il