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16 | luigi capuana |
che sta per indurre suo padre a far la richiesta a massaio Ledda.
— Dispone forse della volontà della figlia?
— Ah, gnà Vicenza! Voi sapete come sono le ragazze.
— Maria è buona, assennata...
— Niente; non c’è altro verso! Io poi dirò a suo padre: Fate come volete. Non è per la dote...
— È necessaria anche questa!
La gnà Vicenza si era ripresentata in casa di massaio Ledda col pretesto di chiedere lavoro, lino da filare; e aveva portato con sè la rocca con un grosso pennecchio e il fuso; c’era così bel sole su la terrazza! Maria e sua sorella andavano e venivano, per le faccende di casa. Maria ora indugiava a innaffiare i garofani e le viole a ciocche, e la gnà Vicenza, pur continuando a filare, quasi non badasse ad altro, le diceva:
— Fàllo contento. Non è giovane da abusarsi delle circostanze.
— Sua madre vuol dargli la figlia di Garozzo.
— Sua madre sarà felice del cambio... Mentre nessuno è in sospetto, nè tuo padre, nè tua sorella... Andresti via con S. Giovanni, santo glorioso, a suon di campanella benedetta...