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208 | luigi capuana |
era bella, era anche gobbetta. Ma non esitai. E fu la mia fortuna. — Mia madre infatti è stata una santa. Con questo non intendo di affermare che il caso sia sempre così benigno.
— Ma io amo, da cinque anni, una creatura divina!
— Sposala dunque: che aspetti?
— Lei non sa niente!
— Faglielo sapere; ci vuole tanto poco! Se occorre un messaggero... Non ho mai fatto questo mestiere; ma per te son pronto a tutto.
⁂
L’aveva vista a una fiera di beneficenza. Bionda, alta, snella, con certi occhi sognanti... indimenticabili; voce soavissima, musicale... indimenticabile; e una lieve andatura di tutta la persona quasi sfiorasse il terreno coi piedi... indimenticabile! Infatti non aveva dimenticato nulla di quanto potè osservare quella sera, l’unica volta che aveva avuto l’occasione di starle vicino, confuso tra la folla, pauroso di farsi scorgere, bevendosela tutta con gli occhi, e sentendosi ristorare l’anima e il cuore proprio come un assetato che riesca ad accostar le labbra a una limpida e fresca fonte.