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l'ultima lusinga | 181 |
me; ormai ho bisogno di così poco! ma per nostra figlia.
— È appunto per lei...
— Ah! Ti lusinghi col lotto? Un’altra rovina! Come non te n’avvedi?
Don Pietro saltava giù, e si vestiva brontolando. Gli pareva che sua moglie, dicendo del lotto: — È un’altra rovina! — gli facesse la jettatura, e gli guastasse tutti i calcoli della cabala secondo Rutilio e secondo gli scartafacci del frate cappuccino.
E appena vedeva la figlia che si era alzata mattiniera e preparava, in cucina, il caffè, le domandava:
— Che ti sei sognato?
— Niente.
— Vedi di ricordartene. Non sogna nessuno in questa casa! È una fatalità.
— Non sogni neppur tu!
— Tua madre, niente! Tu, niente!
— Ah!... Ora mi sembra...
— Dici.
— Sì, mi sembra di avere sognato...
— Brava!
— Ma non ricordo che cosa. Mi pareva di essere.... dove? Non so più dove.
— Non importa. Che facevi?