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178 luigi capuana


Parve che la fortuna si fosse stancata, tutt’a un tratto, di farlo vincere e stravincere. Per mesi e mesi di sèguito, don Pietro tornò a casa muto, col viso smorto.

Cavava fuori il taccuino, ma per risommare i quattrini perduti sulla parola; tanto a questo, tanto a quello!... E una mattina disse alle due donne:

— Per qualche giorno.... Mi avete detto che non le avete ancora spese.... A te, Matilde, pagherò anche gli interessi.

Si sforzava di ridere accarezzando il mento alla figlia.

Moglie e figlia attesero per un pezzo quelle dugentosettantacinque lire, e non ne riparlarono più, dopo che don Pietro era andato su tutte le furie l’ultima volta che Matilde per ischerzo, gli aveva detto:

— Almeno gli interessi, papà!

Ah, se avessero saputo quante altre centinaia e centinaia di lire erano volate dietro a quelle da due anni in qua! E le cambiali scontate presso uno strozzino, rinnovate con interessi su gli interessi! E le iscrizioni ipotecarie su i fondi di Cancello e di Margarone per due prestiti spariti anch’essi nei gorghi della zecchinetta!