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l'inconsolabile 165

brate assente anche quando siete presente col corpo. In questo momento ci sono forse io davanti ai vostri occhi? Mi guardate, ma non mi vedete; devo dire così, se l’intimità con cui ho avuto la cattiva idea di ricevervi vi fa rimanere muto, quasi rannicchiato su quell’angolo di divano, in atteggiamento di difesa.... Oh! non dubitate; nessuno vuole assalirvi: io meno di tutte, che non sono vostra amica recente. Non ho dimenticato — mi supponete un’ingrata? — che nei bei tempi della nostra libertà mi faceste l’onore di un tantino di corte: di un tantino, devo dire, perchè voi siete stato sempre un po’ prezioso; vi è parso di accordare troppo, quando accordavate appena appena qualcosa. Esagero?

— Il mio gran difetto è la timidezza.

— Si dice che parecchie donne vi abbiano trovato tutt’altro che timido. Avete avuto un’amante ufficiale per la quale facevate delle pazzie.... Non vi biasimo.

— Non mi fate ricordare, vi prego, cose che mi fanno arrossire!

— Volete esser compianto? Vi comprendo; certi casi della vita turbano da cima a fondo un’esistenza; ma la giovinezza non c’è per niente. Si fa un