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La morte di Emma Flores era stata vivamente compianta anche da coloro che conoscevano soltanto di vista la giovane signora, sposa appena da diciotto mesi a colui che le aveva dato il suo nome, le sue ricchezze, il suo cuore, preferendola tra tante con gran dispetto delle rivali.

Tutti avevano ricordato in questa luttuosa occasione l’apparizione quasi luminosa di lei, uscendo dalla chiesa dove era stato celebrato il matrimonio religioso, tanta ineffabile gioia le vibrava dagli occhi, tanta lietezza di sorriso le infiorava la bella bocca, così profondo senso di felicità animava l’agile, slanciata persona che si appoggiava al braccio dell’elegantissimo sposo con soave gesto di abbandono e di possesso.

Al loro ritorno dal viaggio di nozze a traverso