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154 | luigi capuana |
bo che, non scorgendo nulla di meglio in vista, non si era fatto pregare molto. Le nozze erano già stabilite alla chetichella, quando un indiscreto disse al Bicci:
— Tanzi sposa la signorina Viola!
Diciamolo sinceramente in sua lode: Bicci fu ammirabile. Nonostante lo schiaffo, nonostante il pugno su la bocca dello stomaco, che questa volta toccarono a lui, si sforzò di sorridere e rispose:
— Me ne rallegro!... Sono una coppia bene assortita!
Non appena fu solo si sfogò:
— Stupido! Imbecille! Cretino! Ben ti stia! Bestia! Bestione!
Ci volle una settimana, prima di darsi pace e di ricominciare daccapo... un’altra novella, un altro romanzo....
Peccato! E dire che con un po’ d’italiano, un po’ di grammatica, un po’ di stile, pochino, egli sarebbe potuto diventare un novelliere, un romanziere di prim’ordine!