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98 | luigi capuana |
ventare sciuponi — rispose al Sindaco che lo ringraziava dell’album e dei doni alla Scuola.
Si sentì preso da gran febbre di far più bene che poteva.
E una sera si presentava al vecchio Parroco e gli consegnava mille lire pei poveri. Il prete, che lo conosceva soltanto di vista, ne fu profondamente maravigliato. Aveva promesso di non dir niente a nessuno; ma gli era parso di commettere una cattiva azione non confidando ai beneficati da che mani provenivano quei soccorsi.
Anche il Medico condotto fu pregato:
— Si ricordi di me pei suoi malati che hanno maggior bisogno di medicine e di alimenti. Mi farà una grazia!
Leone Leoni ora sentiva un solo rammarico.
— Un giorno o l’altro, le cinquantamila lire dell’eredità sarebbero esaurite!
E mentre egli, era incanutito, un po’ curvo, continuava la sua vita di isolamento, più ortolano e più orso che mai, in paese non c’era famiglia, farmacia, negozio, caffè dove non si parlasse di lui.
I suoi più caldi ammiratori, oltre il Sindaco, erano il vecchio Parroco e il Medico condotto. Il Parroco concludeva sempre: