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Grazie.... Non vi stupite che io abbia potuto sapere questi intimi particolari; li ho saputi dopo parecchi anni, in gran confidenza, stavo per dire sotto sigillo di confessione. Perchè i Mandrà sospettano tuttavia che don Ciccio Curti fosse un lupomannaro, e che fosse costretto dal suo male ad andare attorno quando faceva la luna, urlando, con la schiuma alla bocca.... Sciocchezza! Perchè, egli andava fuori di casa ogni notte, assai prima della mezzanotte, e non urlava, non mandava schiuma dalla bocca.... Nè stava fuori più di un quarto d’ora, di mezz’ora al massimo, e tornava a casa tranquillo e dormiva tutt’un sonno fino alla mattina.... Ma i Mandrà sono contadini ignoranti.
Non vi riferisco, caro cavaliere, le minchionerie degli altri. Secondo parecchi, don Ciccio andava attorno con le Nonne. Faceva serrare a doppia mandata la porta di casa sua.... ma usciva e rientrava pel buco della serratura. E c’era chi giurava di averlo visto coi suoi propri occhi; e chi giurava di aver tentato di seguirlo, e tutt’a un tratto gli era sparito davanti. Minchionerie senza capo nè coda.
Figuratevi, caro cavaliere.... Vi annoio? No? Grazie; sto per finire.... Figuratevi quel che si fantasticò e si disse quando si seppe che donna Fina era scappata dalla casa del marito, rifugiandosi presso i genitori! I Mandrà non diedero a nessuno la sodisfazione di rispondere: È stato questo e questo! Don Ciccio poi pretendeva di far credere che sua moglie era andata dai suoi parenti per ragioni di salute.... Poteva dire la vera ragione? Chi gli avrebbe creduto, se non gli credeva neppure la moglie?
Vi confesso, cavaliere, che non oso di crederci nemmeno io! Eppure è la spiegazione più verosimile.
Una notte sua moglie, atterrita di quell’agita-