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Romano Verdesi non era mai stato capace di prendere una risoluzione da sè. Quando era scapolo, finchè visse sua madre — aveva perduto il padre giovanissimo — si consultò con lei anche intorno alle cose più insignificanti; e la povera signora si angustiava e nello stesso tempo sorrideva vedendoselo davanti incerto, impacciato:
— Che ne dici mamma? Che ne dici?
— Penso come farai quando io non sarò più.
— Questo non avverrà.
— Come non avverrà? Non posso essere eterna. Per ciò vorrei che tu ti abituassi a decider da te, anche a costo di sbagliare qualche volta. S’impara sbagliando.
— Tu non sbagli mai.
— Sbaglierò apposta, per castigarti.
— Su: che ne dici, mamma? Che ne dici?
Pareva un bambino che chiedesse un giocattolo; e aveva venticinque anni!
Morta la madre, egli si consultò col vecchio amico di famiglia, il signor Bompiani, che abitava al primo piano della stessa casa, assieme con la moglie, più
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