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vano più forti, più violenti; quando già sembravano vinti e domati.
Eh, no! Un piccolo adulterio — e voleva dir: facile — può rovinare la posizione di un galantuomo. Perchè infine? Per far piacere a una signora isterica, malata, che non ha niente da perdere, specialmente se il marito è maneggevole. Chi ha tutto da perdere è.... il complice, l’amante che, spesso spesso, non ama affatto, e mette a repentaglio la sua vita per far piacere a una donna, che non merita affatto così gran sacrifizio.
Se avesse voluto!... Ma non aveva voluto. Già gli mancava il tempo di pensare a frivolezze. Le signorine poi!... Le fuggiva come la peste.... moralmente; perchè, col fatto nessuno era più ossequioso, più garbato, più disposto a profondere ogni gentilezza ai loro piedi.... E se avesse voluto anche con loro! Avrebbe avuto l’imbarazzo della scelta. Niente! Cortese, amabile con tutte.... E se n’erano lusingate parecchie. Ma lui, alla larga! Il giorno che si fosse lasciato invischiare da qualcuna, sarebbe finita per lui. Diventava un uomo come un altro, un marito e, forse, anche un marito.... Non si sa mai; neppure quando siete stato, per modo di dire, rapito. E c’era voluto un gran sforzo di volontà, di resistenza, di persistenza. Giacchè le più pericolose signorine sono le.... zitellone, che non sanno rassegnarsi, che sono capaci di tutto pur di compromettere un galantuomo e farsi sposare. Anche questi scogli aveva dovuto evitare! In certi momenti, nei quali rifletteva intorno alla sua vita, egli rimaneva meravigliato che fosse riuscito a liberarsi da tante insidie, da tanti agguati. E ricordava con orrore un periodo di parecchie settimane, in cui, per poco, la maligna cocciutaggine di una donnaccola non aveva com-