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Ella alzava le spalle, irritata che colui riflettesse troppo, mentre ella avrebbe affrontata anche la morte per venire a trovarlo un momento, per dargli un solo bacio. Invece sentiva domandarsi:

— E.... lui, lui non sospetta ancora nulla?

— No.

Un giorno, rimettendosi in furia il cappellino, ella gli disse:

— Che vita!... Vedersi soltanto, per pochi minuti!... Se venissi a stare con te, nascosta in quella stanza in fondo dove nessuno potrebbe vedermi?

— E tua figlia?... — aveva risposto l’amante, fissandola per osservare l’effetto delle sue parole.

— Mia figlia?... È figlia di lui!... Ne avrò un’altra.... tua, sai?

E gli buttò le braccia al collo, senz’accorgersi che l’amante era diventato freddo freddo, e aveva aggrottate le sopracciglia, impensierito.

Però il sospetto di qualcosa di tristo, di indegno cominciò a turbarla, dopo che i pretesti per evitare le sue visite divennero più frequenti. Ai rimproveri, egli rispondeva sorridendo con tranquillità d’uomo sazio e annoiato, negando fiaccamente, in maniera da far capire che negava per pura cortesia di persona bene educata....

Un giorno, sul tardi, pochi momenti prima che suo marito rientrasse in casa, ricomparve la vecchia mendicante, con un’altra lettera e per la carità. Anche quella volta la fortuna l’aveva aiutata. Sentendo picchiare all’uscio era andata ad aprire lei.

Quella lettera non potuta leggere, cacciata in fondo a la tasca del vestito col cuore abbuiato da terribili presentimenti, era stata una lunga tortura durante il pranzo, per tutta la serata, mentr’ella ricamava e suo marito leggeva un giornale, e la bimba,