Pagina:Capuana - Come l'onda.djvu/125



Pareva una coppia anormale.

Dopo dieci anni di matrimonio, vivevano come nei primi giorni della loro unione, in pace triste, che ora neppur la figliuolina riusciva a rallegrare un po’.

Il marito, diventato più giallo per bile, col volto scarno e gli occhi grigi, sbiaditi, di pesce morto, metteva paura fino agli assassini quando li fulminava in nome della legge dal suo banco di Procuratore del Re, agitando per aria le mani da scheletro, e la voce gli usciva a scatti, cavernosa, dal fondo dello stomaco, quasi qualcuno parlasse di là dentro invece di lui.

Giovane e bella, pallida sotto la tinta bruna, con gli sguardi smarriti e sognanti, con la indolenza che le rendeva faticoso anche il parlare, le rade volte che si mostrava in pubblico al braccio di lui, sua moglie pareva una convalescente scampata da lunga malattia, così sbalordita, così fiacca gli si trascinava accanto, guardando sempre davanti a sè, lontano, senza badare nè ai luoghi nè alle persone.

In quelle passeggiate di qualche ora, la figlia, alta e magra, tutta suo padre, e che mostrava nell’aspetto di bimba stentata e freddolosa più età che


— 121 —