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Prendo anticipazioni per tutto il tempo che rimarrò lontano — egli diceva.

— Non dubiti: le manderò, ogni volta, mille baci per lettera.

— Ne preferisco dieci ora.

Nelle solite passeggiate serali, Luigia gli si attaccava al braccio con abbandono:

— Non so affatto persuadermi che domani l’altro non ci troveremo più insieme.... Si rammenterà di me?... Ho qualcosa qui, nel cuore, e non riesco a metterlo fuori; un peso, una specie di rimorso. Mentre lei è stato così buono, così affettuoso, così sinceramente amico, con me, io invece mi son mostrata quasi ingrata, cattiva. Almeno debbo esserle sembrata tale. È vero?

— Perchè dici così? Hai torto.

Allora, nei punti più deserti delle vie, ella si fermava, guardandosi attorno, e gli saltava al collo, stringendolo al seno forte forte:

— E dire, che, forse, non ci rivedremo più!... È il mio maggior tormento!

Appena Renato comprese che cosa significava quella trasformazione di Luigia, sentì una commozione mista di pietà, che lo fece impallidire.

Ah! La povera creatura voleva sdebitarsi a quel modo. No; lui, invece, lui le doveva gratitudine per tante sensazioni blande, per tanti sentimenti miti, per tante ore deliziose, che gli avevano fatto riposare il corpo e lo spirito con ristoro completo. No, povera creatura! Così era stato troppo delizioso, troppo bello! Perchè guastarlo?