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C
’era una volta un ramaio vedovo, che aveva due figliole: una, la maggiore, bella, bionda, alta e snella, con aria così superba, da sembrare che volesse tener discoste le persone; l’altra, bruttina ma piacente, e così modesta così buona, che bastava vederla e sentirla parlare per volerle subito bene.
Il padre era orgoglioso della figliola maggiore, e non nascondeva la sua predilezione. Stava tutta la giornata su l’uscio della bottega, battendo col martello caldaie, pentole, paioli, padelle sopra la incudinetta a palo fissata nel suolo; e continuando a lavorare, dava la voce ai passanti di sua conoscenza, e li faceva