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70 luigi capuana

— Che vi manca, figliolo?

— Niente!

— O dunque? Non sorridete, non cantate più; eppure siete tanto ben voluto da tutti.

— Il bene è un’altra cosa. Non mi lagno di loro.

— Di che vi lagnate?

— Della sorte.

— Zitto! Non sapete quel che vi dite. Voi fate la vita di un Re; anche meglio di quella di un Re. C’è chi pensa ad alloggiarvi, a vestirvi, a imboccarvi... Che cosa potreste desiderare di più?

— Un paio di braccia!

— Zitto! Non sapete quel che vi dite. Vi toccherebbe di lavorare come tutti noi, arrostirvi al sole, bagnarvi alla pioggia, e vi toccherebbe a patire qualche volta anche la fame!

— Non m’importerebbe nulla, pur di avere le braccia!

— Andiamo! È una fissazione. Mangiate, bevete, dormite e non pensate ad altro. —

Qualcuno soggiungeva: