Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
il tesoro nascosto | 67 |
non si riconoscevano più; lei pienotta, il bambino roseo, grassoccio, un amore.
La poveretta, che ignorava il motivo di tanta carità, benediceva l’ora e il momento in cui aveva messo il piede in quel paese, e non sapeva spiegarsi perchè ai suoi ringraziamenti tutti rispondessero:
— Dobbiamo anzi ringraziarvi noi! —
Ognuno pensava alla parte del tesoro che gli sarebbe toccata; giacchè ormai era stabilito tra tutti che il tesoro doveva venir diviso in parti uguali: la mamma e suo figlio prenderebbero per quattro, com’era giusto.
Oh se avessero potuto far crescere il bambino a vista d’occhio! Invece, disgraziatamente, dovevano attendere che fosse diventato omo, come aveva detto il vecchio di lassù. E perciò tutto il paese viveva in continua trepidazione per la salute del bambino. Avrebbero voluto tenerlo tra la bambagia per non farlo sciupare. E se accadeva qualche piccola novità, la notizia passava di bocca in bocca:
— Ha tossito!