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— Era qua; come mai non si trova?

Gira, rigira, non vedevano altro che massi, piante selvatiche e massi ancora.

— Dov’è la grotta? Te la sei sognata.

— Eppure son certo che era qui, e vi abitava un vecchio contadino che coltivava legumi e fiori, e non regalava mai un fiore a nessuno, perché, diceva, ogni fiore è una pietra preziosa pel suo tesoro.

E il poverino piangeva, pensando che si era fatto segare inutilmente le braccia.

Per un pezzo nessuno del paese ebbe il capriccio di salire in cima al monte. C’era, non c’era più il vecchio? Lo avevano quasi dimenticato.

E se qualcuno accennava al tesoro incantato nella grotta lassù, si sentiva rispondere:

— E infatti lo presero, l’omo senza braccia e quei dai gusci di chiocciola!

Quegli era morto di dolore da parecchi anni. E prima di lui era morto il suo compagno impazzito, che portava le tasche piene di gusci di chiocciole e voleva venderli per diamanti.