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60 | luigi capuana |
— Eh? Dunque per romper l’incanto ci vuole l’omo senza testa?
— Chi l’ha detto? Avete sentito male. Senza gambe ci vuole!
— Siete allegro, compare!
Scendendo la strada del monte i due cominciarono a bisticciarsi.
— Tu m’hai truffato!
— Guarda: le tue tasche son più piene delle mie!
— Rimettiamo tutto in comune, e dividiamo pietra per pietra. Due parti per me, una per te. —
Vuotate per terra le tasche, colui con le braccia si mise a contare rapidamente.
— Dici uno... dici due... dici sei, diciassette, diciotto, diciannove e venti. È una tua parte. Dici uno, dici due... e venti. È un’altra tua parte. —
Ma contando per sè contava esattamente: — Uno, due, tre... — E così prendeva il doppio.
Quando stese la mano per rimettere in tasca al compagno le pietre preziose; gettò un grido quasi gli si fosse rattrappita dallo spavento, vedendo mutarsi in gusci