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Le raccolse da terra e le ripose in una cassetta.

Era già notte quando essi uscirono dalla casa della Strega. Non bisognava farsi scorgere da nessuno. Se la gente arrivava a sapere dell’uomo senza braccia, gli sarebbe corsa dietro fino alla grotta in cima al monte dov’era nascosto il tesoro. Perciò non aspettarono che si facesse giorno per andare lassù.

— Quanti legumi, compare! Quanti bei fiori!

— I legumi per lo stomaco, i fiori per la vista.

— Perché non regalate mai un fiore?

— Ogni fiore è una pietra preziosa che va aggiunta al mio tesoro. È nella grotta incantata. Per vincere l’incanto ci vuol l’uomo senza testa.

— Come senza testa? Una volta dicevate: ci vuol l’uomo senza braccia.

— Ho detto sempre senza testa. Avete sentito male.

— Non ce n’importa. Siamo stanchi. Consentite che ci riposiamo nella vostra grotta?