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la figlia del giardiniere 43

occhi. Non era soltanto bellissima, ma anche buona. E si sentirono intenerire.

Intanto si era accostato il Reuccio umilmente vestito da giardiniere. A quella vista, dovettero fare un grandissimo sforzo per contenersi.

— Grazie, figlioli! Il cielo ve ne renda merito. —

E si affrettarono ad andar via.

— Poverini! — esclamò la cèchina. — Non mangiavano da due giorni. Non ti dispiacerà che gli ho dato quattro monete d’oro, quelle tue.

— Hai fatto bene. Vieni a vedere che fiorita, questa mattina! Sembra che tutte le aiuole siano in festa per noi. —

La vera festa fu più tardi, quando — trin! trin! trin! — si fermarono al cancello due carrozze tirate da otto robusti cavalli con le sonagliere. Erano le carrozze reali.

Al vedere discendere il Re e la Regina, il Reuccio si turbò.

— Siete voi il giardiniere?

— Sì, Maestà.