Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
pane e cacio | 401 |
Pane e Cacio erano confusi per tanto onore; e appena si trovarono al cospetto del Re, della Regina, della Reginotta, delle due Principesse sue sorelle e di molti dignitari di Corte, si smarrirono talmente, che Pane non aveva fiato per soffiare nello zufolo e Cacio si sentiva stringere la gola da non potere cacciar fuori un filo di voce. Il Re, per rinfrancarli, domandò al bruno:
— Come ti chiami?
— Pane, Maestà!
Il Re si rabbuiò in viso e lo guardò con certi occhi!
— E tu? — domandò al biondo.
— Cacio, Maestà!
Il Re si rabbuiò ancora più in viso e lo guardò con certi occhi come se lo volesse divorare!
— Andate via! Via, fuori dai mio regno! Quanto più lontano potete. E guardatevi bene di capitarmi tra i piedi!
Nessuno sapeva spiegarsi quelle minacciose parole.
Pane e Cacio, atterriti, erano scoppiati in un gran pianto.