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i draghi, magnificamente bardati e imbrigliati.

Abbracci, baci, saluti; la Reginotta non sapeva staccarsi dal padre. Il Reuccio dovè farle dolce violenza. E tra gli applausi della folla e i gridi di augurio, egli aiutò a montare sul drago la Reginotta e le mise in mano la briglia, poi montò lui e diè agli animali impazienti il cenno della partenza.

Distesero le ali, si elevarono lentamente, poi presero un largo volo, e sparvero dagli sguardi di tutti.

Arrivarono, dopo alcuni giorni, quelli del sèguito del Reuccio, ed egli e la Reginotta, che avrebbero dovuto giungere molto prima, non si vedevano ancora.

Il Re, la Regina, i Ministri spiavano il cielo dall’alto di una terrazza; ed ogni ora, ogni istante che passavano, li riempivano di ansia e di spavento.

Alla Corte di Spagna attendevano, con uguale ansietà, notizie dell’arrivo degli sposi. Avrebbero dovuto ricevere staffette da correre a spron battuto, e non ne arrivava nessuna!