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il nido dei draghi | 349 |
su uno di essi, si traeva dietro per la briglia l’altro destinato alla Principessa.
Alla vista di quei mostri, ella impallidì un po’ e si senti correre un lieve brivido da capo a piedi, ma si rinfrancò subito.
Il Reuccio diresse il volo dei draghi verso la terrazza dov’era raccolta la famiglia reale.
— Ben arrivato, Reuccio!
— Ben trovata, Reginotta!
— Ben arrivato, Reuccio!
— Ben trovata, Maestà! —
Il Reuccio scese davanti al portone del palazzo reale, introdusse egli stesso i draghi nell’ampia stalla preparata per essi; li legò con catene alla mangiatoia e chiuse a chiave, per cautela, la porta.
Il giorno dopo si celebrarono le nozze.
Il Reuccio aveva notato un’insolita irrequietezza nei draghi; ma non se ne era dato pensiero; il lungo viaggio fatto e il nuovo locale della stalla gli parvero sufficiente spiegazione.
Arrivati il giorno e l’ora della partenza, il Reuccio andò a trarre di stalla