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le nozze di primpellino | 325 |
li guardava con gli occhietti vaghi, agitava nel vuoto le manine e sorrideva.
— Questo non può esser sogno!
— No davvero, moglie mia! —
E non si stillarono il cervello per convincersi se avevano sofferto una lunga allucinazione, se avevano fatto un sogno dopo che la vecchina aveva dato loro quei tre semi. Di questo non riuscivano a dubitare: avevano Primpella — potevano chiamarla altrimenti? — e si sentivano felici. La vecchina, Maga o Fata, li aveva rimeritati così dell’ospitalità di quella notte. Si sentivano felici; ma spesso rimpiangevano:
— Se avessimo anche Primpellino! —
Tanto è vero che chi ha, più vuole avere!
Larga la foglia, lunga la via
Dite la vostra, che ho detto la mia.