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316 | luigi capuana |
— Primpellino, prendi la brocca e vai a riempirla alla fontana.
— La brocca è pesante; prendo un paniere.
E avanti che la mamma gli gridasse: — Che cosa fai? — egli era già andato alla fontana e tornava, reggendo a stento il paniere che non versava una goccia d’acqua.
Un’altra volta, vedendo che il babbo, aggiogati il bue e la vacca, li aveva attaccati all’aratro, Primpellino gli disse:
— No, babbo; col solo aratro si fa meglio. —
E in un attimo, staccati il bue e la vacca, impugnava, con tutt’e due le mani, il manico dell’aratro, e lo spingeva avanti quasi fosse stato un fuscello. L’aratro andava e veniva, smovendo il terreno col vomero, facendo larghi solchi e profondi, con gran stupore del contadino che non credeva ai suoi occhi.
In men di un’ora, Primpellino aveva fornito il lavoro di due o tre giornate.
E per ciò, marito e moglie non sapevano rassegnarsi al pensiero che un giorno