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304 | luigi capuana |
E quando tornò l’estate, seminarono l’ultimo seme.
Acqua la sera, zappa il mattino; a questo badava la donna. Quantunque molto scoraggiati, marito e moglie però non disperavano; e, appena levati da letto, andavano sul posto, e, come invocazione, ripetevano:
— Seme, semino,
Primpella o Primpellino! —
Venne su una pianta, con piccole foglie che s’infoltirono nei rami; ma intanto, nè fiori, nè frutto, e non si sapeva che pianta fosse. Il marito diceva:
— Sarà questo... Sarà quest’altro! —
Tirava a indovinare. Intanto, nè fiori, nè frutti, e i mesi passavano!
Finalmente, ecco i bocciolini e poi i fioretti stellati a cinque foglioline. Che cosa poteva seguirne? Qualche piccola bacca.
Eppure marito e moglie non disperavano; e ogni mattina, appena levati da