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282 | luigi capuana |
Saltacavalla aveva pensato alla divisa, ai calzoni, ai berretto, ai borzacchini, ma nè a spada, nè a lancia, nè ad arma di sorta alcuna. L’esercito era pronto a partire. Saltacavalla aveva già calzato i borzacchini, indossato la divisa, si era messo in capo il berretto a spicchi.
— Dove vai, Saltacavalla?
— Maestà, vado in cucina.
— Per far cosa, Saltacavalla?
— Vado a prendere una padella per scudo e uno spiedo per spada.
— Come ti piace, Saltacavalla. —
E si mise a capo dell’esercito con la padella e lo spiedo in ispalla. Cosa strana! Nessuno rideva vedendolo vestito ed armato a quel modo.
Prima di mettersi in marcia, egli disse ai soldati:
— Quando darò un colpo sul fondo della padella, voi dovete fermarvi; quando ne darò due, precipitatevi all’assalto; quando ne darò tre, cessate di combattere. Chi non mi obbedisce, peggio per lui. —
Cammina, cammina, arrivarono in fac-