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268 | luigi capuana |
Or accadde che un giorno si trovò a passare nel bosco il Re con due persone del suo sèguito. Avevano smarrito la strada. Vedendo che i carbonai stavano per dar fuoco alla catasta, scese da cavallo e volle assistere all’operazione.
Il Re era triste, cupo e non diceva una parola. Non dicevano una parola neppure quelli del sèguito, mentre il carbonaio appiccava il foco.
Marito e moglie avevano capito che quei signori, vestiti così bene e con quei bei cavalli, dovevano essere personaggi di gran conto; la donna per ciò si tenera in disparte e tratteneva a sè Saltacavalla per impedirgli di farne qualcuna delle sue.
A un tratto, Saltacavalla scappa e va a piantarsi a gambe larghe, con le braccia dietro la schiena, in faccia al Re, squadrandolo da capo a piedi:
— Tu non sei carbonaio, è vero? Che cos’hai con quel viso scuro? —
Il Re stese una mano per fargli una carezza.