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virtù; ma giacché quell’avaraccio del Re ce l’ha regalate, vuol dire certamente che non la conservano più.
E spiegò in che cosa consisteva. — Proviamo; chi sa? — Proviamo.
Le fecero riempire di lupini, e quasi mettessero in atto un gioco nuovo, il Reuccio e la Reginotta disposero torno torno nella gran sala tutte le dame di palazzo e i cortigiani; e, prese in mano due misurine, cominciarono a cantilenare, ridendo:
— Lupin dolci, lupini, lupinaio!
Le dame e i cortigiani dovevano affollarsi a chiedere un soldo di lupini, e dare un soldo davvero.
Quando ognuno ne aveva avuta la sua misurina, e non sapeva se doveva mangiarli o no, la Reginotta disse:
— Dame, cercate tra i lupini.
E il Reuccio:
— Cercate tra i lupini, cavalieri!
Tutti cercarono con viva curiosità, e tutti trovarono una monetina d’oro grossa quanto un lupino.