Pagina:Capuana - Chi vuol fiabe, chi vuole?.djvu/257

udito per davvero quella voce, o se avesse sognato.

Finalmente, una notte, il buio della cella fu rotto da un vivissimo splendore, e tra quella luce le sorrideva una bellissima signora.

— Non piangere! Sii buona. Ti aiuterò io. Sono colei che ha soccorso tuo padre il giorno che, sconfortato, voleva buttarsi nel fiume. Domani arriva il tuo liberatore!

La giovane era così stupita di quel che vedeva ed udiva — ora non sognava davvero! — da non saper ringraziare quella signora prima che sparisse tutt’a un tratto.

E il giorno dopo si sentiva per la via una voce giovanile che gridava:

— Lupin dolci, lupini, lupinaio!

Era un contadinotto poveramente vestito, che si tirava dietro un asinello, carico di due bisacce di lupini. Non se ne vendevano da un pezzo, e la gente si affollava a comprarli, anche per la speranza di trovarvi le monetine, come nelle misurine del vecchio lupinaio. No, questa volta