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246 | luigi capuana |
tre una guerra. E intanto ne soffrì quella che non c’entrava punto, la figlia del lupinaio.
— È strega, figlia di stregoni! Le monetine fra i lupini non erano forse opera di incantagione? —
Chiusa in un’umida cella, la poverina piangeva la sua mala sorte; se non che, verso mezzanotte, sentiva una voce dolcissima:
— Non disperarti! Sii buona; ti aiuterò io!
— Chi mi parla?
— Colei che ha soccorso tuo padre.
— Fatevi vedere.
— Domani. —
Ogni notte, a mezzanotte, così; ma quel domani non arrivava mai. La povera giovane, la mattina, non sapeva se avesse