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una guerra. E intanto ne soffrì quella che non c’entrava punto, la figlia del lupinaio.

— È Strega, figlia di Stregoni! Le monetine fra i lupini non erano forse opera di incantagione?

Chiusa in un’umida cella, la poverina piangeva la sua mala sorte; se non che, verso mezzanotte, sentiva una voce dolcissima:

— Non disperarti! Sii buona; ti aiuterò io!

— Chi mi parla?

— Colei che ha soccorso tuo padre.

— Fatevi vedere.

— Domani.

Ogni notte, a mezzanotte, così; ma quel domani non arrivava mai. La povera giovane, la mattina, non sapeva se avesse