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Nella confusione di dover servire questo e quello, egli non aveva osservato che i compratori, appena ricevuta la loro misurina di lupini frugavano con l’indice fra essi, prendevano qualcosa che vi trovavano mescolata e, poi, la più parte, li buttavano via, senza metterne in bocca neppur uno.

Una mattina, avviandosi ad andare attorno di buon’ora, vide accostarsi una povera donna.

— Un soldo di lupini!... E, in carità, mettetevi una monetina di più. Sono vedova ed ho quattro figli.

— Di quali monetine parlate?

— Di quelle che voi date a tutti coi lupini!

Il lupinaio restò sbalordito. Come? Lui per un soldo dava un misurino di lupini e una monetina, senza saperlo?

Provò; diè un soldo di lupini alla povera donna, e vide che questa, frugato col dito, trovava una monetina grossa quanto un lupino.

— Tenete, poveretta! Tenete!

Le diè altri quattro misurini, per gratitudine,