Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
208 | luigi capuana |
alla volta; due tre buoi a una volta, e li portava di corsa all’asciutto, fuori di pericolo. Aveva cominciato dalla sua mamma e non si era riposato fino a che non aveva salvato tutti coloro che chiedevano aiuto da ogni parte.
Allora, vistolo all’opra, tutti lo avevano invocato: Radichetta! Radichetta! con le lacrime agli occhi, con le braccia tese. Ma, dopo, nessuno gli era rimasto grato, nessuno voleva aver a che fare con quell’omino di tre spanne, che da un momento all’altro poteva trasformarsi in gigante.
— Peggio per loro! — disse un giorno Radichetta alla sua mamma. — Io me ne vado pel mondo, in cerca di fortuna. Voglio tornare ricco, mamma, e fabbricarti un palazzo.
— No, figliolo mio! Io sono contenta della nostra casetta; non saprei che cosa farmene di un palazzo. Come ti è venuta questa cattiva idea?
— Fra un anno sarò di ritorno. —
Non ci fu verso di distoglierlo da questa risoluzione.