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di un minuto era diventato un omaccione.

— Costoro, sì, vo’ conciarli bene! —

Sua madre non potè trattenerlo. Si udivano sempre più alte le grida: — «Aiuto! Aiuto! Ladri! Ci ammazzano!...»

Alla cantonata Radichetta si fermò; riprese a soffiare nel pollice; in meno di un minuto era diventato un gigante. E con due sgambate si trovava davanti alla casa d’onde uscivano quelle grida: «Aiuto! Ladri! Ci ammazzano!»

Trascorsi pochi istanti, non si udì più niente.

E la mattina dopo furono visti sul tetto di quella casa quattro ladri legati come tanti salami, pallidi, atterriti, non tanto del trovarsi legati a quel modo, ma della terribile apparizione del gigante. Egli, infatti, senza scomodarsi, aveva sfondato con un pugno una finestra, aveva ficcato dentro la stanza un braccio enorme e una manona con cui li aveva afferrati tutti e quattro e stretti nel pugno come niente; all’ultimo, legàtili tutti e quattro insieme, e