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radichetta | 197 |
— Mamma, perchè hai detto: Vedrete, un giorno o l’altro, come vi concerà Radichetta?
— Perchè sarà così; lo saprai a quindici anni.
— E quanto ci vorrà ancora?
— Un altr’anno, figliolo mio. —
I ragazzi avevano preso a beffarlo.
Quando ci concerai, Radichetta?
— Come ci concerai, Radichetta?
— Vi concerò bene, non dubitate!
— Gridalo forte, fàtti sentire. —
E Radichetta, con quella vocina sottile sottile che si sentiva appena, si sforzava a gridare:
— Vi concerò bene, non dubitate!
— Intanto ti abbiamo conciato noi, Radichetta! —
La mattina in cui egli compiva i quindici anni, la madre lo prese su le ginocchia (era già alto tre spanne) e gli disse:
— Sta’ attento, figliolo mio. —
Gli raccontò punto per punto quel che aveva visto la notte di luna nuova passata nel bosco con lui addormentato e messo a giacere su l’erba in mezzo alla radura.