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radichetta | 195 |
E Radichetta, lesto lesto, scavalcava l’orlo della tasca del grembiule della mamma, si lasciava scivolare lungo la sua sottana e correva dietro a colui che gli aveva mostrato la chicca e faceva finta di non volergliela dare.
— Bravo, Radichetta! Viva Radichetta! Ah! Ah! —
Era uno spettacolo vedergli muovere rapidamente le gambine; le comari e gli altri ragazzi ridevano, battevano le mani, fino a che quell’altro non si lasciava afferrare, e non gli dava la chicca.
— Hai visto? — esclamava Radichetta trionfante, quasi gliela avesse tolta a forza.
E arrampicandosi di nuovo alle falde della gonna della sua mamma, rientrava nella tasca del grembiule.
La povera donna doveva tenerlo là, per evitare che i polli non lo beccassero; era così piccinino, che non ne avevano paura, e lui non badava a pericoli.
Le poche volte che ella lo aveva lasciato libero per la via, se l’era visto sparire davanti. Radichetta correva di qua, correva di là, si rimpiattava dovunque, e