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— Mi darete da mangiare, da bere, da dormire, e un bel mazzo di fiori ogni mattina.

— Che volete mai farne dei fiori?

— Non deve importarvene.

— E sia: da mangiare, da bere, da dormire e un bel mazzo di fiori ogni mattina.

La cèchina si lasciava vestire, lavare, pettinare dalla vecchia senza dire neppure una parola; poi quando questa, nelle belle giornate, la conduceva per mano a sedere in un angolo del giardino, e, nelle giornate cattive, presso la finestra della rustica casetta, quasi potesse godersi dai vetri lo spettacolo della campagna circostante e dei monti lontani, la cèchina le diceva:

— Lasciatemi sola.

— Ti annoierai, cuore mio!

— Lasciatemi sola; voglio cantare.

— Ti racconterò una bella fiaba.

— Le belle fiabe non sono per me.

E cominciava la sua lamentosa cantilena. Durava così ore e ore, senza riposarsi un solo momento. Alla fine, dalla