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166 luigi capuana

E quando partorì e fece un bel bambino non credeva ai suoi occhi.

— Fata Cicogna...

— No, fata Splendore — la corresse il Principe.

— Fata Splendore ha voluto metterci paura. Tanto meglio che sia finita così Però...

— Però?

— Non son però, rassicurato del tutto.

— Non siate il corvo del malaugurio pel bambino.

— Stiamo a vedere.

— Stiamo a vedere. —

Una mattina la Principessa, mutando i pannolini al bambino, diè un grido di orrore.

Tutto il corpicino della sua creatura era coperto di una peluria gialliccia come quella dei pulcini appena nati. E il corpicino pareva già un po’ dimagrito, quasi rattrappito.

— Figliolino, figliolino mio!

La Principessa aveva fin ribrezzo di toccarlo.